Variante al Prg di Cesena. Accordi coi privati. Ancora cemento. Si persiste nel cementificare ettari di suolo ad alta produzione agricola, oltretutto soggetti a tutela, a favore di un interesse esclusivamente privato.
L’Accordo con i privati è uno strumento urbanistico previsto dalla L.R. 20/2000 che può essere impiegato per assumere “previsioni di assetto del territorio di rilevante interesse per la comunità locale”. In questa variante gli accordi inseriti sono due (Gobbi Frutta a Villa Calabra e Jolly Service a Diegaro) e riguardano l’insediamento di nuove attività produttive in zona agricola.
Accordo Gobbi Frutta
La Giunta Comunale il 12/11/2013 ha siglato l’Accordo con l’azienda Gobbi Frutta s.r.l. per la costruzione di un nuovo insediamento produttivo su di un lotto di 20.000 mq. È prevista la realizzazione di “8.000 mq di capannoni, 10.000 mq di piazzali per la movimentazione dei mezzi e una foresteria aziendale di circa 700-800 mq”. Il terreno in oggetto, acquistato dalla A.Usl di Cesena il 03/10/2013 (appena un mese prima dell’Accordo!), si trova a Villa Calabra di Cesena, compreso tra il Canale Emiliano Romagnolo, via Calabria e via Violone, ed è attualmente destinato ad usi agricoli.
L’insediamento produttivo causerà un aumento notevole del traffico pesante, influendo negativamente su un sistema stradale del tutto non idoneo. La Via Cervese, una delle arterie stradali a maggior traffico ed alta incidentalità, presenta una situazione già critica lungo un tratto caratterizzato dalla presenza di edifici residenziali a ridosso della carreggiata, scarsa visibilità in corrispondenza degli attraversamenti, mancanza di marciapiedi e piste ciclabili sicure, che verrà ulteriormente aggravata dai flussi veicolari legati ad un’attività di dimensioni così importanti.
Accordo Jolly Service (con Calcestruzzi del Savio e A.T.I. di Mariani)
La Giunta Comunale il 12/11/2013 ha siglato l’Accordo con le ditte Jolly Service Spa, Calcestruzzi del Savio Spa e A.T.I. di Mariani & C. per promuovere la realizzazione di un complesso produttivo in località Torre del Moro-Diegaro per complessivi 143.000 mq, di cui 77.000 mq di proprietà della Jolly Service (al vigente PRG destinati ad ambito rurale). È prevista la realizzazione di 19.000 mq di capannoni, oltre a strade e piazzali per l’attività di autotrasporto. L’azienda dispone infatti di oltre 100 camion-rimorchi.
L’area era già stata inserita in PRG una prima volta con la Variante N. 1/2010, ma a seguito dei pareri fortemente negativi espressi dagli Enti territoriali (Provincia, ARPA, A.Usl, Quartiere) l’Amministrazione fu costretta a stralciarla. Oggi si tenta la strada dell’Accordo coi privati.
Le riserve degli Enti circa l’opportunità di inserire in piano tale area furono molteplici: la non ammissibilità di attività potenzialmente inquinanti in zona (art. 28 PTCP), la localizzazione isolata rispetto al produttivo esistente in zona ad alti livelli di subsidenza, le carenze infrastrutturali di collegamento fognario, le criticità nel servizio idrico ed energetico, le emissioni atmosferiche ed acustiche derivanti dalle attività produttive in area a ridosso di abitazioni, le dinamiche di traffico pesante indotto, ma soprattutto la presenza di un pozzo di alimentazione dell’acquedotto. I terreni che circondano questi pozzi sono soggetti a tutela per impedire la contaminazione di acqua destinata al consumo umano. Secondo l’art. 94 del D.Lgs. 152/2006 è prevista una zona di tutela assoluta entro un raggio di 10 mt dal pozzo ed una zona di rispetto entro la quale è vietato l’insediamento o lo svolgimento di specifiche attività umane, tra cui la dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade, entro un raggio di 200 metri. L’area concessa ricade per buona parte nel vincolo, ma la Giunta Comunale, perfettamente a conoscenza della situazione, decide di siglare ugualmente l’Accordo.
Quale opera pubblica di rilevante interesse per la comunità giustifica il ricorso allo strumento dell’Accordo coi privati in Variante al PRG per questi due casi? L’ipotesi tutta da dimostrare che forse verrà creato qualche nuovo posto di lavoro? Non è accettabile. Eppure è così che sono andate le cose, sollevando molti dubbi sulla legittimità di questa operazione. In netto contrasto con gli indirizzi strategici della stessa Amministrazione Comunale per la “salvaguardia del terreno agricolo” ed il “consumo zero del territorio” ancora una volta si cementificano ettari di suolo ad alta produzione agricola, oltretutto soggetti a tutela, a favore di un interesse esclusivamente privato. E ciò che preoccupa ancora di più è quanto ha lasciato intendere l’Assessore all’Urbanistica Moretti durante i lavori della Commissione Consiliare, affermando che questo criterio di valutazione per la concessione di nuove aree in zona rurale sarà utilizzato in maniera sistematica nel prossimo futuro. Si rassegni chi non è d’accordo.
Come Movimento “Cesena SìAmo Noi” siamo convinti che l’insediamento di nuove aree produttive vada invece pianificato molto attentamente e in maniera trasparente perché, come in questi due casi, potrebbe comportare criticità infrastrutturali e gravi rischi legati all’inquinamento delle falde, provocando danni a lungo termine per la salute delle persone e dell’ambiente come nel caso di Jolly Service, o l’aggravarsi di condizioni di pericolosità per gli utenti della strada (pedoni e ciclisti in particolare) quando non sia prevista una dotazione di infrastrutture adeguate come per Gobbi Frutta. Oltretutto dal mantenimento della vocazione agricola dei nostri territori dipende l’economia di tutta la filiera corta del settore agro-alimentare.
Riteniamo quindi che sia più ragionevole tutelare il patrimonio rurale e la salute dei cittadini destinando lo sviluppo delle aziende all’interno dei numerosi ambiti polifunzionali esistenti, come ad esempio le aree già urbanizzate ed invendute, le aree PIP o SAPRO già presenti in PRG, o ancora le eventuali aree da riqualificare. Cesena, 14 marzo 2014 I coordinatori del Movimento “Cesena SìAmo Noi”: Gianluca Amadio, Davide Fagioli, Piero Guiducci, Vittorio Valletta, Davide Fabbri.