Vorrei portare alcune riflessioni in merito al tema in oggetto, partendo dalle dichiarazioni di Sindaco e Assessore all’Ambiente che evidenziano come “Cesena sia la città capoluogo con il minore numero di sforamenti in Emilia Romagna”.
Seguo con interesse da più di dieci anni il tema dell’inquinamento atmosferico e dei sistemi di monitoraggio.
Cesena aveva sino al 2007 due centraline di rilevamento: una posta lungo la via Emilia (in corrispondenza dell’attuale rotonda San Pietro) ed una come stazione di fondo (piazza Almerici di fronte alla biblioteca).
Dal 2008 la stazione di monitoraggio lungo la Via Emilia fu rimossa: dunque da 10 anni Cesena non ha più stazioni che rilevano le polveri sottili lungo strade trafficate.
Ricordo che negli anni 2006 e 2007 la stazione da traffico di Cesena presentava un numero di sforamenti da maglia nera in Regione: rispettivamente 123 e 103, a fronte di un limite di massimo 35 giorni di non superamento.
La convenzione regionale prevede che per ogni provincia vi sia una stazione urbana da traffico, una stazione urbana di fondo, una stazione suburbana da traffico ed una stazione lontana dalle città di fondo. La nostra situazione anomala di provincia fatta di due città grandi prevedeva una scelta: dal 2008 la stazione urbana di traffico di posta a Forlì lungo Viale Roma, e Cesena ne rimase sprovvista.
Tutte le altre città capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna hanno una stazione da traffico: Cesena no.
Nell’anno 2007, quando Cesena aveva ambedue le centraline (urbana da traffico e urbana di fondo), mentre quella da traffico segnava 103 sforamenti, quella urbana di fondo ne segnava 36: una differenza sostanziale, che evidenzia come il rilievo degli inquinanti atmosferici dipenda ovviamente dal punto di prelievo.
Una centralina posta lungo una strada trafficata restituisce evidentemente valori più elevati rispetto ad una centralina urbana posta in un punto più protetto.
Ciò vuol dire che a Cesena in questi giorni, il numero minore di superamenti del limite rispetto alle altre province è da attribuire principalmente al posizionamento della centralina, più protetto nel nostro caso.
Quale sia la qualità dell’aria in corrispondenza delle abitazioni poste lungo le strade di traffico (Via Emilia, Via Cervese, Via Ravennate, Via Padre Vicinio da Sarsina ecc..) non è dato a sapersi.
Influiscono molti fattori sulla qualità dell’aria, dalle condizioni meteo che favoriscono l’inquinamento (come queste giornate scarse di vento e precipitazioni) alle politiche di allontanamento del traffico dal centro (i benefici della Secante sono da considerarsi come una scelta azzeccata da questo punto di vista).
Ciò non toglie che la situazione sia ancora lungi dall’essere risolta, in una pianura padana che è purtroppo la zona in Europa più critica: entro il 2017 sono previste sanzioni elevatissime all’Itakia da parte della Comunità Europea.
L’impegno deve essere prioritario e trasversale: dai trasporti alla qualità edilizia degli edifici ed a sistemi di produzione di energia meno inquinanti.
Vittorio Valletta
Consigliere comunale
Cesena Siamo Noi, 3 febbraio 2017