Nel caso della Biblioteca Malatestiana, a tre anni dalla inaugurazione e in vista della realizzazione del terzo lotto, che stravolgerà di nuovo anche la Biblioteca Ragazzi A. Bettini, i cittadini dovrebbero essere informati del progetto complessivo sia come layout – mappa delle funzioni e delle collezioni- che come tempi di gestione delle operazioni, per uscire dalla sensazione che si navighi a vista senza un progetto culturale e un cronoprogramma condiviso coi cittadini. Ancora non è disponibile, ad esempio, la Carta del Servizi, sorta di “contratto” tra biblioteca e utenti, dove vengono illustrati i servizi forniti e gli standard di qualità con cui ci si impegna a fornirli (http://www.classense.ra.it/workO/pb/pb-192-file-CartaServizi.pdf).
Questo dovrebbe rientrare tra gli obiettivi dii un direttore, accanto alla definizione delle strategie generali della biblioteca, alla redazione della carta delle collezioni e del piano di acquisizioni ed altro. Il dirigente del settore Cultura, in carica anche della Malatestiana (la dottoressa Bovero), coadiuvata per la parte Antica e Moderna dai referenti per sezione, si occupa dell’intero settore culturale del Comune di Cesena con ammirevole versatilità e ubiquità, ma il suo contratto a termine è legato al mandato del sindaco Lucchi; seguendo anche Turismo e Musei, non si occupa a tempo pieno della Malatestiana (che ha anche un referente specifico per la parte Antica ed uno per la parte Moderna). Questo la dice lunga sulla scarsità degli investimenti, sia finanziari che di risorse umane, della Giunta Cesenate per la cultura e conferma quanto temuto nel 2014, ovvero che l’unificazione di Malatestiana, turismo, musei, cinema sotto un unico ombrello, per quanto prestigioso, sarebbe andato a discapito dei singoli settori e della biblioteca in primis.
31 agosto 2017, Movimento Cesena SìAmo Noi